mercoledì 19 dicembre 2012

STORIELLE DI NATALE

Anche oggi una favola di Natale... forse più per i grandi che per i piccoli.....



Un giorno stavo guardando la boccia con la neve che c’è sulla mensola in salotto.L’ho comprata  a New York, è un carrillon.
Nella boccia ci sono i più bei palazzi di New York, le insegne dei teatri, il ponte di Brooklyn, la statua della libertà e tanti omini.
Poi l’ho capovolta ed è scesa la neve, ma guardando ancora meglio ho visto degli omini che uscivano da una porta!!
“Brr! Si è messo ancora a nevicare!” dice l’ometto.
“Tutte le volte che usciamo da teatro è così” ribatte la sua amica che, guardando oltre lo spesso vetro fa un’espressione stupita, forse mi ha vista!
“Ehi, tui! Non hai  mai visto un newyorchese? E sì, perché qui dentro c’è un pezzo di New York; New York è come un parco di divertimenti gigante: trovi tutto quello che vuoi. Trovi cose belle e cose brutte, ma soprattutto a Natale con le luci, la neve, i negozi e le strade addobbate per le feste, tutto è possibile.
Proprio al centro della città c’è un cuore di ghiaccio sorvegliato da grandi soldatini  e da candidi angeli. Sopra questo lago ghiacciato c’è l’albero di Natale più grande che abbia mai visto.
Ed è proprio lì che è nata la storia d’amore più bella.

Come stavo dicendo, i soldati fanno la guardia su un lato del ghiaccio, mentre gli angeli suonano la tromba sulla strada di accesso sull’altro lato, proprio di fronte al grande albero.
Essendo i palazzi tutt’intorno veramente imponenti, è impossibile che un soldatino possa vedere un angelo.
Eppure il soldatino più vicino al ghiaccio – chissà come – si è innamorato del primo angelo.
Non l’ha mai visto faccia a faccia! Si è innamorato del suo riflesso nel ghiaccio.
Ma su questo ghiaccio, durante le feste di Natale, pattinano tanti bambini. Come in un carosello ovattato fluttuano sulla pista lasciando scie di cristallo che rendono al soldatino la vista del suo angelo ancora più magica e luminosa.

Il soldatino incitava i bambini a scivolare sul ghiaccio per rendere il suo angelo ancora più brillante. Le luci riflesse del grande albero coloravano di vita il suonatore celeste.
Ma finito il Natale, i soldatini e gli angeli vengono portati in magazzini a riposare, fino alle prossime feste. E il soldatino potrà solo sognare il suo angelo, aspettando il suo riflesso al prossimo Natale.

Forse il Natale è proprio questo: amare il riflesso di un Amore che gli altri ci rendono brillante.”

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